"Il brutto anatroccolo", pubblicata originariamente nel 1843, è certamente fra le fiabe più note al mondo e non solo fra quelle scritte dal grande Hans Christian Andersen! Con una morale semplice ma sempre attuale, questa fiaba invita tutti a non temere di essere giudicati diversi, ma, anzi, ad andare fieri delle proprie peculiarità. Letta da Francesca Sarah Toich, "Il brutto anatroccolo" è un classico che merita sempre di essere riascoltato.
Hans Christian Andersen (1805-1875) nasce a Odense da una famiglia poverissima, ma esprime fin dalla prima infanzia un profondo interesse per il teatro e per le leggende tradizionali. A quattordici anni si reca a Copenaghen, dove fa i lavori più disparati coltivando il sogno di diventare attore. Sarà l’incontro fortuito con il re di Danimarca, Federico VI, a cambiare per sempre il corso della sua esistenza: il sovrano, infatti, gli sovvenziona prima gli studi alla scuola di Slagelse, così come due viaggi a giro per l’Europa. Andersen esordisce nel 1827 come poeta, ma nel corso della sua lunga vita approccerà i più svariati generi: dal romanzo al vaudeville, passando per il melodramma e la satira. È però con le fiabe, scritte a fasi alterne fra il 1835 e il 1872, che ottiene una fama davvero solida e internazionale. Fra le molte altre opere da lui scritte, si possono citare "L’improvvisatore" (1835) e "Viaggio a piedi dal canale di Holmen alla punta orientale di Amager" (1828).
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