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Marta Sordi
Aspetti della propaganda tessala a Delfi
In: La Thessalie. Actes de la Table-Ronde, 21-24 juillet 1975, Lyon. Lyon : Maison de l'Orient et de la Méditerranée
Jean Pouilloux, 1979. pp. 157-164. (Collection de la Maison de l'Orient méditerranéen. Série archéologique)
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Sordi Marta. Aspetti della propaganda tessala a Delfi. Il culto degli Eacidi nella politica oracolare fra il 506 a.C. e il 480 a.C. In:
La Thessalie. Actes de la Table-Ronde, 21-24 juillet 1975, Lyon. Lyon : Maison de l'Orient et de la Méditerranée Jean Pouilloux,
1979. pp. 157-164. (Collection de la Maison de l'Orient méditerranéen. Série archéologique)
http://www.persee.fr/web/ouvrages/home/prescript/article/mom_0244-5689_1979_act_6_1_1431ASPETTI DELLA PROPAGANDA TESSALA A DELFI
// culto degli Eacidi nella politica oracolare
fra il 506 a.C. e il 480 a.C.
II controUo dei Tessali su Delfi fu sempre in diretto rapporto
con il dei Tessali sulla maggioranza anfizionica : solo quando
i Tessali ebbero ridotto sotto il loro dominio i Perieci (Perrebi, Magne-
ti, Achei Ftioti, Dolopi, Eniani, Mali, Etei) e poterono disporre dei loro
voti nel sinedrio degli ieromnemoni, essi rivendicarono la presidenza
di diritto sull'Anfizionia e sui giochi pitici ed esercitarono un controUo
fatto sul santuario e sull'oracolo.
La sottomissione dei Perieci è opera di Scopa figlio di Creonte,
la cui tagia pantessalica deve essere collocata dopo il 512, quando era
ancora tago Cinea (Her. V 63/64), ehe soccorse contro la prima spedizione
spartana i Pisistratidi. Delfi, ehe aveva appoggiato con i suoi oracolie con il
suo denaro gli Alcmeonidi incitando Cleomene e gli Spartani ad attaccare i
Pisistratidi amici dei Tessali, non si trovava certamente, almeno fino al
510, sotto il controUo Tessalico : fu solo dopo tale data ehe inizio l'in-
fluenza tessala a Delfi.
Io intendo occuparmi qui solo di un aspetto di questa influenza :
della diffusione, in funzione propagandistica e politica, del culto degli Eac
idi durante il primo periodo del controUo tessalico su Delfi, fra il 510 cir
ca e il 480.
Questa propaganda sembra far capo al successore immediato di
Scopa, Aleva figlio di Simo, il fondatore della potenza tessala. La linea pol
itica ehe Aleva persegui a Delfi sembra identica a quella ehe egli aveva
perseguito in Tessaglia: in Tessaglia egli aveva affiancato l'opera di conso-
lidamento del koinon (ehe da lui aveva ricevuto, in funzione militare e
amministrativa, la caratteristica divisione in kleroi e in tetradi) con un'
abile propaganda tesa a cementare l'unità «nazionale» degli abitanti
«La Thessalie», CMO 6, Arch. 2, Lyon 1979. Marta SORDI 158 M. SORDI
délia regione, dimostrando, attraverso la rielaborazione délie vecchie
leggende indigene, ehe la venuta relativamente récente (sessant'anni
dopo la guerra di Troia, secondo Tucidide, 1,12,3) dei Tessali nel paese
ehe era stato di Achille, era, in realtà, un ritorno degli Eacidi nella loro
terra e attribuendo alla nuova dinastia, appartenente alla nobiltà eraclide
degli «invasori» tessali, una parentela fittizia con l'antica stirpe eaeide ehe
in età micenea aveva governato la Tessaglia l .
Anche a Delfi la leggenda degli Eacidi servi a legittimare la nuova
supremazia tessalica, fondata sul controllo effettivo dei voti anfizionici e
frutto délia sottomissione militare, da poco compiuta, dei Perieci : il culto
dell'Eacide Neottolemo, figlio di Achille, ucciso presso il santuario e se-
polto presso di esso, venne introdotto a Delfi ed a lui venne attribuita la
presidenza dei giuochi pitici e délie pompe in onore degli atleti 2 .
Da questo momento la propaganda delfica del culto degli Eacidi
diventa uno degli strumenti attraverso i quali i Tessali tentano di estendere
la loro influenza in Grecia.
Erodoto, dopo aver riferito l'azione di Cleomene contro Atene nel
506, iniziata con un attacco combinato (di stesso da Eleusi, dei
Beoti dalla parte di Enoe e di Isie e dei Calcidesi dalla costa) e fallita per
l'opposizione di Demarato e dei Corinzi (V, 74-75), ricorda ehe gli Atenie-
si, decisi a vendicarsi dei Calcidesi, li attaccarono per primi e ehe i Beoti,
desiderosi di aiutarli, mossero verso l'Euripo; Beoti e Calcidesi furono
sconfitti e costretti a riscattare a caro prezzo i loro prigionieri, le cui cate-
ne si vedevano ancora in Atene (ib.77). Fu in quell'occasione ehe i Tebani,
ehe volevano vendicarsi, consultarono Toracolo delfico e furono invitati
dalla Pizia a ricorrere ai propri vicini (ib., 79,1 : των âyxiara δέβσθαι).
L'oracolo fu interpretato corne un invito a ricorrere ad Egina, sorella
di Tebe e figlia corne lei di Asopo, e gli Egineti, inizialmente, manda-
rono le immagini degli Eacidi (ib. 80), ma poi, sollecitati ulteriormente
dai Beoti, ehe erano stati di nuovo sconfitti, vennero essi stessi e atta
ccarono Atene senza dichiararle guerra (ib. 81, 2). Dopo aver spiegato (ib.
82-88) le ragioni del vecchio odio ehe opponeva gli Egineti agli Ateniesi,
Erodoto ricorda ehe anche gli Ateniesi, in quella occasione, in vista délia
guerra con Egina, consultarono la Pizia, la quale ordino ad essi di aspettare
30 anni prima di iniziare la guerra e di costruire prima un tempio ad Eaco :
gli Ateniesi costruirono subito il tempio ad Eaco, ma non accettarono di
aspettare 30 anni per vendicarsi (ib. 89) e si preparono ad attaccare Egina;
un ostacolo all'attuazione di questo progetto- venne subito, pero, dagli
Spartani, i quali seppero ehe la Pizia li aveva ingannati, alcuni anni prima,
quando, sobbillata dagli Alcmeonidi, li incitati contro i Pisistrati, e,
préoccupât! anche per gli oracoli sui futuri rapport! fra Atene e Sparta, TESSALA A DELFI 1 59 PROPAGANDA
ehe Cleomene aveva riportato dall'Attica e per l'accresciuta potenza
ateniese, manifestarono l'intenzione, fallita poi per l'opposizione dei soliti
Corinzi, di riportare Ippia ad Atene (ib. 90 sgg.). I Tessali, allora, offrirono
a Ippia Iolco. I moderni hanno ignorato, per lo più, gli aspetti «tessali»
della vicenda ed hanno posto in dubbio, in tutto ο in parte, la storicità
dell'episodio.
R.Crahay 3 , ehe ha analizzato a più riprese il racconto di Erodoto,
vede nella inefficacia delle reliquie degli Eacidi, ehe non bastano ad assicu-
rare la vittoria ai Tebani, «una satira ateniese delle pretese di Egina» e ri-
tiene confermata questa intenzione politica e la finzione ateniese nella
consacrazione di un tempio ad Eaco nella attesa dei 30 anni imposta agli
Ateniesi (p. 80); approfondendo ulteriormente l'analisi (p. 272 sgg.) dopo
aver notato ehe «l'unico fatto storico di tutta questa storia è l'appello di
Tebe ad Egina in nome di una pretesa mitologica», già nota a Pindaro
(Isthm.VU,lS, l'identificazione del padre di Egina, fiume di Fliunte, con
l'Asopo beotico), ritiene «difficile ammettere l'autenticità di un oracolo
ehe è solo la trascrizione di un'astuzia dei Tebani» ed aggiunge : «In ques-
to caso Delfi avrebbe patrocinato l'impostura e preso apertamente partito
per Tebe. II testo citato da Erodoto sembra piuttosto la parafrasi di un po-
ema patriottico tebano. Ma le pretese di Tebe sono ridicolizzate : il pres-
tito degli Eacidi non da la vittoria ai nemici di Atene.» Secondo il Crahay,
dunque, gli oracoli riferiti da Erodoto al 506 sarebbero soltanto un'inven-
zione ateniese in funzione antieginetica e antitebana : un'invenzione desti-
nata a ridicolizzare la presunta parentela fra Tebe ed Egina, originata da
una récente deformazione, operata dalle due città a fini patriottici, del
mito di Asopo. L'autenticità dell'oracolo andrebbe esclusa perché essa
significherebbe ehe Delfi avrebbe assunto il patrocinio deH'impostura.
M. Amit, ehe di récente nel 1973 ha ripreso in considerazione il ra-
conto erodoteo su Atene e Egina, non si sofferma neppure sul particolare
degli Eacidi e si limita a ritenere un vaticinium post eventum l'invito della
Pizia agli Ateniesi di aspettare 30 anni prima di attacare Egina 4.
Se invece teniamo conto dell'importanza del mito degli Eacidi nel
la politica di Aleva e della sua utilizzazione in Tessaglia come a Delfi e se con-
sideriamo, nello stesso tempo, ehe sono proprio questi gli anni in cui i Tess
ali affermano il loro controllo sull'oracolo, sconfessando l'appoggio dato
in passato dalla Pizia agli Alcmeonidi e vincolando a se, con un'abile politi
ca «oracolare» Cleomene e gli Spartani 5, l'ipotesi di una impostura patro-
cinata da Delfi, con la diffusione di un'oracolo ehe attestava la parentela
mitologica di Egina con Tebe e incoraggiava le due città ad una alleanza
antiateniese, acquista piena credibilità : grazie a questa «impostura», l'o-
racolo assumeva l'iniziativa di una coalizione nella Grecia centrale destina- 160 M. SORDI
ta a frenare la crescente potenza di Atene e poneva questa coalizione sotto
la prote